Cari amici di NONAME eccoci con la quarta edizione del prestigiosissimo Flower Prize. So che molti di voi non stavano nella pelle e hanno perso ore di sonno per sapere chi si contenderà il premio di quest’anno. Eccovi accontentati. Dopo le straordinarie edizioni degli anni scorsi vinte da Marc Quinn, Julia Krahn e Urs Fischer, anche per il 2012 il Flower Prize sarà l’occasione per un accesissimo dibattito.
Ripetiamo le regole: entrano nella short list singole opere realizzate nell’anno in corso e viste di persona dal titolare di NONAME e il vincitore è decretato insidacabilmente dal titolare di NONAME
Sono vincoli strettissimi e se ne sono accorti artisti del calibro di David Hockney e Wolfgang Tillmans che, nonostante abbiano realizzato mostre indimenticabili, hanno esposto opere realizzate negli anni scorsi. NONAME ha ricevuto il loro ricorso ma lo ha respinto, perché le regole sono le regole (chiedete a Renzi come funzionano queste cose).
Il vincitore sarà proclamato il 22 dicembre (sempre che il giorno prima non finisca il mondo).
Come vi accorgerete il mood del premio di quest’anno è in linea con le parole chiave di questo 2012 che va a concludersi: rigore e austerità.
Rullo di tamburi.
Ecco la short list del prestigiosissimo Flower Prize 2012:
1) Marlene Dumas con Mamma Roma
2) Wouter Klein Velderman con Ivory and Pride
3) Jenny Saville con Mirror
4) Giovanni Chiaramonte con Cimitero di Nonantola
Dear NONAME’s friends, here we are with the 4h edition of the prestigious Flower Prize. I know that many of you were jumping out of their skins, and have lost tons of sleeping hours waiting to know who the nominees are. Here you are. After the extraordinary editions of recent years won by Marc Quinn, Julia Krahn and Urs Fischer, for 2012 the Flower Prize will be an opportunity for a heated debate.
We repeat the rules: Only works made in the current year and that the owner of this blog has seen live can enter the short list.
Constraints are tight, we know, and it has been noticed by artists such as David Hockney and Wolfgang Tillmans who, although they have made unforgettable exhibitions, have exposed works created in recent years and not in 2012. NONAME received their appeal but rejected it, because rules are rules.
The winner will be announced Dec. 22 (assuming that the day before the world wouldn’t end up).
As you will notice the mood of this year’s award is in line with the keywords of this going to end 2012: rigor and austerity.
Drum roll.
Here’s the short list of the prestigious Flower Prize 2012:
1) Marlene Dumas with Mamma Roma
2) Wouter Klein Velderman with Ivory and Pride
3) Jenny Saville with Mirror
4) Giovanni Chiaramonte with Cimitero di Nonantola
Voto Marlene Dumas, perché è ingombrante come lo sgomento e fa il grigio col colore
si anhce il voto la dumas, e secondo me la voti pure tu flauer, perché l’hai messa come prima dell’elenco. (e voto il commento della laura come miglior commmento)
Io voto Ivory And Pride, perchè “almeno è una metafora non inutilmente velata” (cit.)
Ciao Luke, io voto assolutamente la prima, (p.s.)il cimitero di Nonantola e Ivory and pride…..mi lasciano.. boh..
comunque flowerpower!
Sulla Dumas non si discute, il quadro è di piccole dimensioni, ma il grido ti rimbomba nelle orecchie per giorni e giorni, dopo che hai visto l’opera; Ivory and Pride è una delle meglio installazionio site specific che io abbia mai visto; Chiaramonte sarà prima o poi riconosciuto come uno dei migliori fotografi italiani tra XX e XXI secolo…MA….
VOTO SEVILLE, perchè al di là di riconoscerle una ottima tecnica, quasi non le davo un penny prima che Fiore “insistesse su di lei” e perchè ha avuto il coraggio (raro) di una vera svolta negli ultimi due anni…
Comunque: a che serve votare con questa “dittatura”?
Anche io VOTO SAVILLE: la sua ricerca sulla maternità mi ha coinvolto così intimamente che non posso non preferire lei.
Resta però, per citare l’Autorità e prarafrasare la Rada, che “Ivory and Pride è certamente uno degli episodi più felici della storia recente (di Casa Testori)”
NONAME,ricorda: People have the power.
Siamo in silenzio elettorale o posso ancora dire la mia?
0 E’ certamente la migliore (e quindi più difficile) quaterna del FP
1 La Dumas è grande: è un’opera che vorrei sul mio comodino, anche se mi chiedo quanto la pittura aggiunga alla forza del fotogramma cinematografico e della stessa Magnani (domanda vecchia ma vera). E poi la mia anima da storico non la può far vincere: la Magnani che urla non è quella di “Mamma Roma”, ma quella di “Roma città aperta…” e i titoli (come le parole) sono importanti.
2 Sulla “mia” trave sono decisamente troppo implicato per dire qualcosa. Non c’è praticamente sfera (emotiva, affettiva, professionale ed esperienziale tout court) che questo lavoro non abbia turbato.
3 L’opera di Jenny è forse la più intrigante, segna un punto di assoluta modernità nella tradizione, ad un livello tecnico eccelso ed evitando la retorica: troppe cose insieme per non farne la vincitrice?
4 La foto di Chiaramonte è veramente bella. Il cimitero che crolla è un’immagine apocalittica molto convincente. Ma il motivo per cui dovrebbe vincere è lo stesso per cui non la farei vincere: è una foto da Time, potrebbe essere l’immagine simbolo di quest’anno di terremoti (geologici, finanziari ed umani). Ma oggi non sarà l’ultimo giorno della Storia e questo non può non fare la differenza.