WAITING FOR “THE ROAD”

“Un giorno questo cieco si mise a gridare dicendo: Guardatemi, cieco e tutto il resto. E magari secondo voi dovrei amare Gesù.
Bé amico, gli faccio, io credo proprio che dovresti. Lui ti ha dato gli occhi per vedere e poi te li ha tolti. Ma forse tu prima non eri un buon cristiano , e lui ha pensato che questo ti avrebbe fatto rinsavire. Più di un uomo é arrivato all’amore di Gesù camminando sui sentieri dell’afflizione. E allora cosa c’é di meglio che essere cieco? In un mondo avvolto dalle tenebre come questo, io credo che un cieco dovrebbe vederci meglio della maggior parte della gente. Credo che ci siano parecchi buoni motivi per augurare a qualcuno la cecità. La grazia di Dio non é mai una cosa comoda, per un uomo. Può accecarlo o no, con uguale facilità. Può piegarlo e farne uno storpio. E Gesù chi ha amato, amici? Gli zoppi, gli sciancati e i ciechi, ecco chi ha amato. Questi sono coloro che portano il segno della misericordia di Dio. Che sono stati toccati dal suo amore. Anche un idiota senza gambe e un vecchio rudere cieco come te é un fiore nel giardino di Dio. Amen. Ecco cosa gli ho detto”.

Cormac McCarthy, “Il buio fuori”, Einaudi, p. 192
(Segnalato da Mattia)

ORIANA E FEDERICO

L’Europeo, 1963

Fellini: …Forse mi piacerebbe andare in Egitto, in India, ma ci penso stando seduto. il mio posto è in questa Italia cattolica.

Fallaci: Sì, in fondo lei è un inguaribile cattolico: o, almeno, assai più egato al cattolicesimo di quanto si creda. Lo si capisce bene anche da questo film (Otto e mezzo, ndr) su cui le autorità ecclesiastiche non hanno trovato da ridire.

Fellini: Ma tu conosci qualche italiano, che sia completamente laico?! Io no. Ma come è possibile? Ce l’abbiamo nel sangue il cattolicesimo, da secoli. Quanti? Il tentativo di liberarsene è un tentativo necessario, nobilissimo che tutti dobbiamo fare: ma dimostra che l’ammaccatura esiste, evidente. Se non esiste l’oggetto della rivolta, perché dovremmo ribellarci? Guido è una vittima di un cattolicesimo medievale che tende a umiliare l’uomo anziché restituirlo alla sua grandezza divina, alla sua dignità: quel cattolicesimo che ha riempito manicomi e ospedali e cimiteri di suicidi, che ha mostruosamente partorito una umanità infelice, separato lo spirito dal corpo che invece sono una cosa sola. Insomma quel cattolicesimo degenerato che questo Papa combatte in maniera così eroica e stupenda. (…)

Fallaci: Eppure, malgrado questa educazione spietata, terrorizzante, lei riesce ancora a pregare. vero?

Fellini: Certamente. Ché tu non preghi? La preghiera è un colloquio con se stessi, con la parte più segreta, più genuina, più misteriosa, e quando ti rivolgi a quella c’è sempre il caso che venga fuori qualcosa di buono perché chiedi aiuto a ciò che v’è di prezioso in te, di più vergine… Oddio, piantiamola: dette così certe cose diventano ridicole. Io volevo soltanto dire che non capisco come una non possa pregare, non essere affascinata dal mistero, è così stupido chiudere gli occhi al mistero, così disumano, un atteggiamento da bestie. il mistero di tutto… il slenzio che circonda e diventa chiarore… Orià! Ma che mi fai dire?!