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TANTI SALUTI DALLA TUNISIA 2
TANTI SALUTI DA TUNISI
UNA GITA A VILLA PANZA PER RIVEDERE DAN FLAVIN
Tiepida domenica di settembre passata con Davide, Francesca ed Elena a Villa Panza a Varese. Le opere di Dan Flavin suscitano la stessa sorpresa anche all’ennesima visita. Anche David Simpson non è niente male, davvero. Qualche scatto rubato con l’iPhone. Speriamo che gli eredi di Flavin non si lamentino.
REPORTAGE DA UN UFFICIO
Ho letto su 1854, il blog del British Journal of Photography, che David Guttenfelder, un fotoreporter dell’Associated Press, ha seguito embedded l’ultima offensiva dell’esercito americano in Afghanistan. Oltre alla consueta attrezzatura si è portato il suo iPhone dotato di un programmino che simula immagini Polaroid. Ne ha fatto uno straordinario reportage che potete vedere qui. Siccome nessuno ancora mi ha inviato né in Afghanista, né in Iraq, armato del mio iPhone oggi pomeriggio ho fatto il mio reportage senza uscire dal mio ufficio di Via San Gottardo 50 a Lugano, nella sede del Giornale del Popolo. Non è stato particolarmente avventuroso, ma per me è stato lo stesso emozionante.
MODERNISMI SU FONDO ARABO
Colpi di mercato e acrobazie ideali dei corsari dell’arte contemporanea a caccia di pesci grossi tra gli emiri di Abu Dhabi.
Segnalo su Tempi in edicola da oggi un mio reportage da Abu Dhabi Art.
OLD MUTTRAH SOUK – OMAN
MAGISTER (SANDRO) ADEST
Sandro Magister su www.chiesa cita (e ne pubblica ampi stralci) il mio reportage sul Kerala pubblicato sull’ultimo numero di Oasis.
KERALA – GOD’S OWN COUNTRY
Sto prendendo confidenza con Final Cut… Ecco il primo risultato. C’è mooolto da lavorare ancora…
QUEGLI INDIANI A SCUOLA DI SIRIACO
«Fu al British Museum di Londra che mi si aprirono gli occhi. Quando vidi tutti quei volumi in siriaco contenenti testi mai pubblicati né tradotti, capì che c’era un tesoro ancora da scoprire». Inizia così la mia intervista a padre Jakob Thekeparampil (nella foto in alto) pubblicata sulla newsletter di OASIS e che con tutta probabilità comparirà anche sul prossimo numero della rivista. Padre Jakob, oltre ad avere avuto la pazienza di ospitarmi per una settimana lo scorso novembre, è direttore del SEERI, Saint Ephrem Ecumenical Reserach Institute di Kottayam. È una storia un po’ particolare, diciamo pure che è roba da adepti. Anche se il suo stupore giovanile verso quell’immensa raccolta di volumi al British Meuseum, mi ha molto affascinato.