UN QUIZ DI FINE ESATE

NO NAME vi propone un quiz di fine estate chiedendovi di indovinare chi è l’autore della frase che riporto qui sotto. Al primo che risponderà correttamente spetta un buono da 10 euri per il self-service della fiera di Rimini spendibile entro e non oltre il 28 agosto. La risposta sarà pubblicata il 5 di settembre.

Amiamo di un amore geloso il nostro tempo, così grande e così avvilito, così ricco e così disperato, così dinamico e così dolorante, ma in ogni caso sempre sincero e appassionato. Se avessimo potuto scegliere il tempo della nostra vita e il campo della nostra lotta, avremmo scelto… il Novecento senza un istante di esitazione.

SONO ANDATO AD ART BASEL CON L’IPAD


Sono andato ad Art Basel con l’iPad. Nel senso che la sera prima di partire ho scaricato l’applicazione della grande fiera svizzera su App Store e ci ho giocato durante il viaggio verso Basilea.
È certamente uno strumento interessante: si può guardare la cartina della fiera in 3D capendo il posizionamento delle gallerie, ma soprattutto c’è un motore di ricerca per gallerie e per artisti che permette di trovare il posizionamento di quel che cerchi sulla cartina.
Ad esempio: volevo vedere le opere di Tillmans e in pochi secondi ho scoperto dove si trovavano.
Alla fine però è stato necessario munirsi della vecchia mappa cartacea che riportava la numerazione della gallerie, senza la quale era pressoché impossibile orientarsi. Le gallerie trovate con l’iPad le ho cerchiate a penna sulla mappa cartacea, cosa impossibile da fare sullo schermo del giocattolo di Apple.
Questo per dire che iPad non basta ma aiuta.

DIECI DOMANDE PER INIZIARE BENE SUDAFRICA 2010


1) Ma se era stato così bello nel 2006, non si poteva tornare a giocare in Germania?
2) È vero che l’allenatore della nazionale sudafricana ha scelto il modulo a zona in modo che i giocatori bianchi non incontrino quelli neri?
3) Dopo il bellissimo film di Clint Eastwood, è vero che si giocherà con la palla ovale?
4) Ma Mandela è il nome o il cognome?
5) È vero che Buffon ha prenotato una vacanza a Bellaria-Igea Marina per le prime due di luglio?
6) Lippi farà giocare insieme Cassano e Balotelli?
7) È vero che se Capello vince il mondiale verrà incoronato Re e la Regina Elisabetta la mandano sull’Isola dei Famosi?
8) Ma quel Maradona che allena l’Argentina è parente di quello vero?
9) Ma la nazionale spagnola è chiamata “Le furie rosse” da quando c’è Zapatero o era così anche sotto Franco?
10) Ma il vincitore si deciderà con il televoto?

POSCIA PIÙ CHE ‘L DOLOR POTÈ IL DIGIUNO


Il vostro blogger preferito ha preso una decisione epocale: mettersi a dieta. Per celebrare con la dovuta solennità l’avvenimento NO NAME vi propone l’elenco delle cose più buone mangiate negli ultimi dieci anni.

1) La mousse di cioccolato all’olio d’oliva al Sant’Abbondio di Lugano
2) Cose varie, tra cui il fois gras accompagnato da un bicchierino di sauterne, al Motto del Gallo di Taverne
3) I tajarin al tartufo da Giuseppe alla Locanda dell’Arco di Cissone (CN)
4) La sella di capriolo servita alla Baden Baden in un grotto di Cama (Grigioni) del quale non ricordo più il nome
5) Moltissime cose, tra cui il risotto alla selvaggina, cucinate da Gianico Viero al suo agriturismo Collalto a Molvena (VI)
6) L’aceto balsamico di Modena invecchiato un casino di anni sul parmigiano reggiano stagionato 18 mesi mangiato una notte a casa di Pietro Piccinini a Modena
7) La pizza con la salsa di radicchio e il maialino al forno (e un formaggio che non mi ricordo come si chiama) all’Ottocento di Bassano del Grappa
8) La fondue-vacherin al Café du Gothard di Fribourg (CH)
9) La meringata che si mangiava fino a poco tempo fa al Grotto Cacciatori di Porza
10) Il “Pauli” Burger con la cipolla alla Valascia di Ambrì durante un derby Lugano-Ambrì Piotta

UPDATE
11) La granita siciliana alla mandorla fatta dalla Chiara Petrina

CARO GESÙ BAMBINO

Caro Gesù Bambino,
quest’anno, ma questo lo sai già, non sono stato particolarmente buono. Ma visto che se fossi già buono non ci sarebbe bisogno che venissi a salvarmi, mi permetto comunque di chiederti qualche dono. Sono i regali che nessuna delle persone che mi vuole bene potrà mai farmi: non conosco nessuno di così ricco. Del resto anche il dono del Natale è un dono che nessuna delle persone che mi vuole bene potrà mai farmi. Quindi, già che ci sei…
Grazie ancora,
Luca

Ps: Buon compleanno

1) Cy Twombly, Rose

2) Wolgfang Tillmans, Blushes

3) Leica S2

UN GRAZIE A MICHELE SANTORO


NO NAME ringrazia ufficialmente Michele Santoro che nella puntata di “Anno Zero” di giovedì scorso ha invitato in trasmissione il vicedirettore del “Il Giornale” Alessandro Sallusti. Venerdì infatti NO NAME ha avuto il record assoluto di visite di gente che, cercando su Google il nome del giornalista comasco e spalla storica di Vittorio Feltri ha trovato questo.

APOSTASIA DI UN VESCOVO (BIANCONERO)

No Name apprende con estrema tristezza la notizia secondo la quale il nuovo arcivescovo di Firenze mons. Giuseppe Betori ha dichiarato di aver abbandonato il tifo bianconero per quello viola. Dal blog di Paolo Rodari: “Betori ha spiegato come, in seguito alla nomina papale, abbia deciso di lasciare il proprio «sentimento juventino per la Fiorentina». Insomma, sia passato dai bianconeri ai viola. Parole senz’altro coraggiose ma difficilmente apprezzabili a Firenze. Perché va bene tutto: ma juventini si nasce. E, anche se tifosi viola a un certo punto si diventa, la macchia passata resta indelebile.
Betori ha giustificato il cambiamento di squadra cosi: «Mi sembra che il mio immedesimarmi con la città di Firenze chieda anche qualche sacrificio – ha detto dialogando con lo speaker in radio -. E siccome in questo caso non significa sacrificare la fede, ma quello che lei giustamente ha definito un sentimento, lo si sacrifica molto volentieri». E qui sta il punto che forse Betori non ha colto: per un tifoso, la propria squadra, non è un sentimento, ma una fede. E abbandonare la propria fede, nel calcio come nella Chiesa, non va bene”.

“No Name” stigmatizza la grave decisione del vescovo che, oltre a dimostrare scarsa sensibilità calcistica, palesa un grave deficit dal punto di vista pastorale con un gesto che gli costerà le antipatie dei fedeli fiorentini e di quelli di fede bianconera.

Ps: Ma Ratzinger tiene il Bayern o la Maggica?