COSÌ IL CONTE PANZA PERSE LA TESTA PER ANTONI TÀPIESTHAT’S WHY COUNT PANZA FELL IN LOVE WITH ANTONI TÀPIES

Antoni Tàpies, Matèria en forma de peu, 1965, Mixed media on canvas,  130 x 162 cm.
Matèria en forma de peu, 1965, Mixed media on canvas, 130 x 162 cm.

È morto a Barcellona Antoni Tàpies. Aveva 89 anni. Di lui il conte Giuseppe Panza scrisse, nella sua autobiografia, queste righe meravigliose.

«Mai nella storia dell’umanità vi erano stati tanti morti in mezzo secolo (tra il 1914 e il 1945, ndr). La ragione, avendo perso la sudditanza a una legge superiore, poteva giustificare ogni delitto. Se gli intellettuali russi non erano consenzienti a una rigida obbedienza ideologica era giusto eliminarli, se la classe borghese non poteva essere collettivistica doveva essere distrutta, se gli ebrei non potevano essere dei sinceri nazionalisti dovevano essere bruciati in un forno. Quando non esiste più l’attesa di un altro mondo, e vi è solo questo mondo, il fine giustifica i mezzi ; se la felicità è solo in terra, deve essere realizzata a ogni costo.
Tàpies esprimeva la crisi, lo smarrimento di questo modo di pensare. Era più che mai intensa la necessità di uscire da questa spirale distruttiva per trovare altre certezze, altre speranze.
I suoi quadri avevano i colori del deserto, dove non vi è vita, di una terra aggrovigliata da convulsioni scomparse da tempo, con qualche raro segno di una remota presenza umana, come se i viventi avessero rinunciato a esistere nell’attesa di un’imminente apocalisse. L’attesa di qualcosa di straordinario, che doveva venire, forse terribile, forse la salvezza».

Giuseppe Panza, Ricordi di un collezionista, Jaka Book, 2006 (pp 58-59)

Antoni Tàpies, Matèria en forma de peu, 1965, Mixed media on canvas,  130 x 162 cm.
Matèria en forma de peu, 1965, Mixed media on canvas, 130 x 162 cm.

Antoni Tapies is dead today in Barcellona. He was 89. Count Giuseppe Panza wrote these beautiful lines on him:

«Never in human history there were many dead in half a century (between 1914 and 1945, ed). The Reason, having lost her subjection to a higher law, could justify every crime. If the Russian intelligentsia were not consenting to a rigid ideological obedience was right to remove it, if the middle class could not be collectivist had to be destroyed, if the Jews could not be of sincere nationalists were to be burned in a furnace. When there is no longer the expectation of another world, and there is only this world, the goal justifies the means, if happiness is on earth, must be made ​​at any cost.
Tàpies expressed the crisis, the loss of this way of thinking. It was more intense than ever the need to get out of this destructive spiral to find other certainties, other hopes.
His paintings had the colors of the desert, where there is no life, a land oftangled long gone by convulsions, with some rare sign of a remote human presence, as if they had given up living there while waiting for an imminent apocalypse. The expectation of something extraordinary, who was to come, perhaps terrible, even salvation».

Giuseppe Panza, Ricordi di un collezionista, Jaka Book, 2006 (pp 58-59)