L’altro giorno pensavo ai nodi di Teo Negri. Mi domandavo chi o quale forza avesse preso questi pezzi di Lego fuori misura e li avesse piegati e annodati. Avevo sempre pensato che i Lego fossero piccoli e rigidi. E invece, evidentemente, ne esistono di giganti. E qualcuno o qualcosa ami annodarli. In un primo momento ho pensato che fosse il caldo a renderli malleabili. Il caldo sprigionato dalle mille bombe esplose nello studio di Teo? Ne avrà esplosa qualcuna termonucleare o qualcosa di simile?
Poi mi sono ricordato che un giorno sono entrato da Hamleys, un immeso negozio di giocattoli su Regent Street a Londra, dove ho trovato un Dart Fener a grandezza naturale costruito con mattoncini di Lego. Ho pensato allora che a rendere possibili i nodi di Teo Negri fosse il lato oscuro della Forza. Poi mi sono detto che da qualche parte, in qualche altro negozio di giocattoli, ci poteva essere un Luke Skywalker fatto di mattoncini e che quindi non necessariamente era proprio il lato oscuro. Comunque in questo modo si spiegherebbero anche le dimensioni di queste sculture: prima li ha ingigantiti, li ha piegati e poi annodati. Con la Forza si fa questo e altro.
Ma ora la domanda che si impone è: Teo Negri è un cavaliere Jedi?
Temo di no. Primo perché non ha mai estratto in mia presenza una spada laser. Secondo perché quando mi offre il kebab in via Mac Mahon paga come tutti gli altri.
Ma quel che bisogna capire davvero è: perché diavolo a qualcuno viene in mente di annodare dei pezzi di Lego giganti?
Ipotesi 1: si annoiava
Ipotesi 2: pensava che qualcuno l’avrebbe pagato per farlo
Ipotesi 3: aveva bisogno di ricordarsi qualcosa
Pistola alla tempia? Io sarei per l’Ipotesi 3. Anche se le altre due restano molto verosimili. Mi verrebbe da dire che i nodi di Teo Negri sono dei grandi promemoria. Per ricordare che cosa? Non lo so. Chiedetelo a lui. Ma ho l’impressione che, viste le dimensioni, si tratti di qualcosa di importante. Oppure ne abbia bisogno chi ha poca memoria.
I due nodi che amo di più sono quello a forma di lazzo e quello a forma di nodo scorsoio. Gi altri hanno forme più rassicuranti. Questi, invece, evocano il rodeo e la forca. È facile capire perché qualcuno abbia bisogno di un lazzo fatto di Lego. Il rodeo è un gioco, in fondo. Mentre è quasi incomprensibile che qualcuno prepari un’impiccagione con una corda-giocattolo. I casi sono due :
a) aveva finito la corda vera
b) avrebbe voluto che fosse tutto un gioco
Io penso che nessun bambino vorrebbe giocare con un nodo di Teo Negri. Innanzitutto perché è impossibile usarli per giocare e poi perché nelle camerette occupano troppo spazio.
Sono convinto che molti adulti li desiderano perché sanno che il tempo dei giochi è finito. E hanno bisogno, in qualche modo, di ricordarselo.