Ecco a voi il pagellone di un anno molto intenso.
Anish Kapoor, Londra
10
mozzafiato
Damien Hirst, No Love Lost, Blue Paintings, Londra
Senza voto
troppo presto per dire
Pop Life – Art in a material world, Londra
6,5
giocosa, a tratti tragica
John Baldessari, Pure Beauty, Londra
7
intellettuale
Robert Mapplethorpe, La perfezione nella forma Lugano
6+
elegante
Gabriele Basilico, Milano ritratti di fabbriche & Mosca verticale, Milano
9
magistrale
Yayoi Kusama, I wanti to live forever, Milano
7-
caleidoscopica
(ma “Aftermath of Obliteration of Eternit” vale 9+)
Edward Hopper, Milano
5,5
al ribasso
Roy Lichtenstein, Meditation on art, Milano
7-
intelligente
Jörg Immendorf, Late Paintings, Milano,
7
potente
Damien Hirst, Cornucopia, Montecarlo
8+
hirsteide
Christiane Löhr, Dividere il vuoto, Varese
7,5
leggerissima
Gabriele Basilico, Istanbul 05.010, Milano
8,5
rigorosa
PS: come al solito voti molto alti. Un po’ perché sono generoso, un po’ perché scelgo bene. Forse uno dei prossimi post lo faccio sulle mostre che avrei voluto vedere e che non sono riuscito a vedere e un altro su quelle che non ho visto perché non le ho volute vedere.
PS2: E Cattelan a Palazzo Reale? Boh, quella inaugura venerdì, magari la aggiungo.
NB: la stagione la faccio iniziare con il Frieze di Londra.