TURNER PRIZE 2010 ? QUI SI TIFA PER SUSAN PHILIPSZ

Susan Philipsz on Turner prize 2010-Clyde-Walkway-Glasgow-©-The-artist-courtesy-Glasgow-International-Festival-of-Visual-ArtHo visto l’esposizione alla Tate Britain per il Turner Prize 2010. L’artista più genuina e meno cervellotica mi è sembrata la scozzese Susan Philipsz. Ho trovato la sua istallazione sonora “Lowlands”, semplice ma commovente. Quello qui sotto è il testo del lamento scozzese del XVI secolo cantato dall’artista. È il canto del fantasma di un uomo morto affogato, che torna a trovare la sua amata. La storia di un amore spezzato, di una bellezza perduta. Di una malinconia tipicamente scozzese, ma anche tipicamente umana.

All green and wet with weeds so cold,
Lowlands, lowlands, away my John,
Around his form green weeds had hold,
My lowlands away

«I’m drowned in the lowland seas,» he said,
Lowlands, lowlands, away my John,
«Oh, you an’ I will ne’er be wed,»
My lowlands away

«I shall never kiss you more,» he said,
Lowlands, lowlands, away my John,
«Never kiss you more – for I am dead,»
My lowlands away

«I will cut my breast until the bleed,»
Lowlands, lowlands, away my John,
His form had gone – in the green weed,
My lowlands away

Qui per saperne di più e per sentire per intero il sonoro dell’installazione