I DIECI POSTI PREFERITI A MILANO DA NONAME

“Il Post” a mo’ di endorsement a Giuliano Pisapia ha chiesto al candidato sindaco quali siano i dieci posti di Milano che preferisce. Ecco i miei:

1. La Certosa di Garegnano e via Pareto perché la prima – l’ho già detto più volte su questo blog – è una chiesa elegante e schiva fuori, forte e sorprendente dentro; la seconda perché è una via di paese di provincia. C’è l’oratorio, l’edicola, il bar, fino a pochi anni fa c’era anche una latteria e la tintoria.

2. Il quartiere Gallaratese perché le case popolari che ci sono lì sono le più belle che ci sono a Milano. Anche se batte il quartiere Feltre solo perché è il quartiere dove abitavano i miei nonni. Fino a pochi anni fa c’era ancora una chiesa-baracca. Neanche il centro Bonola è riuscito a rovinare la magia di quelle vie.

3. Il ponte sul Lambro di via Rombon perché l’ho attraversato tante di quelle volte per andare al Liceo che, nonostante sia uno dei punti più brutti sulla faccia della terra, l’ho finito per amare. Lì ho visto galleggiare nell’acqua cose che voi umani non potete neanche immaginare. Ma da lì le mattine d’inverno vedevo l’alba.

4. Via MacMahon tra Piazza Castelli e Viale Monte Ceneri perché ci passo sempre e mi piaceva anche prima che leggessi i racconti di Testori. C’è il Liceo Ottavo e lì vicino il mercato coperto di piazza Prealpi.

5. La Bocciofila di via Riva di Trento perché è uno dei posti della vecchia Milano che ogni tanto riesco a frequentare. Ci vado a mangiare con gli amici dell’Associazione Testori.

6. Via Riccardo Pitteri perché quei muri gialli della caserma con quegli stranissimi silos rotondi sembrano dipinti da Sironi. E poi c’è l’edificio dei Martinit.

7. L’incrocio tra via Carlo Botta e via Lattuada perché ci sono dei palazzi bellissimi. Anche la piscina è davvero bella. Sono le due vie in cui abitano due miei grandi amici.

8. Via Lorenteggio subito prima che incroci via Inganni perché guardando quelle case popolari così cadenti ogni volta che passo mi viene in mente che io Milano, in fondo, non la conosco per davvero.

9. Via Mar Jonio, vedi al punto 8.

10. Il passaggio che unisce via Franscesco Sforza a Via Festa del Perdono che passa tra la Chiesa di San Nazzaro e l’Università perché su quelle panchine vorrei sempre aver tempo di sedermi e passare qualche ora a godermi l’ombra e guardare la gente passare.

Si vede troppo che è un elenco nostalgico scritto da un milanese in esilio?