Da “Yalla Italia”, inserto mensile di VITA
Elemosine in metrò
Due marocchini che vivono in Italia si incontrano dopo tanto tempo. Uno è diventato molto ricco, l’altro praticamente vive come un barbone.
“Come hai fatto ad avere tanti soldi?”, domanda il secondo al primo.
“Semplice, chiedo l’elemosina nelle stazioni del metrò”.
“Bene, lo farò anch’io. Non sapevo fosse tanto redditizio!”.
Dopo qualche tempo si rivedono, ma il povero è sempre MESSO PEGGIO.
“Non ha funzionato. Ho rimediato solo qualche spicciolo. E dire che avevo preparato un bel caratello in cui dicevo che ero disoccupato, con molti figli ea carico e la moglie gravemente malata!”.
“Stupido!”, di risponde il primo. “A me danno un sacco di soldi perché il mio cartello dice: ‘Mi bastano ancora solo 10 euro e mene torno in Marocco’”.
Ahmed
Un ragazzino arabo viene interrogato a scuola dalla maestra: “Come ti chiami?”.
Risponde: “Ahmed ben Nour”.
L’insegnate ribatte:”Non è possibile vivere in Francia con un nome simile, d’ora in poi sarai Amedeo Benoist”.
Tornato a casa, quando la mamma lo chiama, non le risponde e infine dice: “Non mi chiamo più Ahmed, ma Amedeo Benoist. Son diventato francese”.
La madre lo rimprovera aspramente e il padre addirittura lo picchia.
Tornato a scuola malconcio, la maestra chiede cosa sia successo. Risponde: “Ero francese solo da un paio d’ore e due arabi mi hanno aggredito!”.
Saddam e Bush
Saddam: “Caro Bush, lo sa che ieri notte ho fatto un sogno?”.
Bush: “Che sogno era?”.
Saddam: “Ebbene, volavo con il mio aereo presidenziale sopra gli Stati Uniti d’America e ho notato che sulle case c’era una bandiera con la stessa scritta”.
Bush: “Uhh, interessante. Che cosa c’era scritto?”.
Saddam: ” C’era scritto: Allah è grande”.
Bush: “Ma non mi dica. Pere io ho fatto un sogno”.
Saddam: “Che piacevole coincidenza. Che sogno era?”.
Bush: “Volavo con il mio Air Force One sul Medio Oriente e ho notato la stessa bandiera sul tetto di ogni casa”.
Saddam: “E mi dica, che cosa c’era scritto su quelle bandiere?”.
Bush: “Mi piacerebbe risponderle, ma non so leggere l’ebraico…”.