UTO UGHI VS GIOVANNI ALLEVI


Ho letto con una certa curiosità il botta e risposta tra Uto Ughi e Giovanni Allevi sulla Stampa. La vigilia di Natale il grande violinista ha sparato a zero sul giovane compositore con una violenza singolare arrivando a dire che “La sua opera è un furbo collage di nessun valore. In passato non sarebbe entrato in conservatorio”. Allevi gli risponde a stretto giro di posta dicendo che il maestro è l’espressione della casta dei baroni della musica classica che, ormai da tempo, ha perso ogni contatto con il pubblico, la gente.
In realtà si tratta di un dibattito in atto da molto tempo sulla figura di Allevi, ma che mai come questa volta era emerso in modo così virulento.
Sono convinto che Allevi dice bene quando dice che nel 900 la musica colta ha preso una piega che l’ha allontanata dalla gente comune e che occorrerebbe lavorare perché la musica colta esca dalla sua incomprensibilità. Altra cosa però, e qui sono d’accordo con Ughi, è ergersi a novello Mozart che combatte contro l’establisment culturale: un po’ più di umiltà non guasterebbe. Mi sembra, infatti, che quel che fa Allevi non sia né più ne meno il genere di musica che da decenni fa uno come Ennio Morricone. E ho come il sospetto che, per ora, Morricone sia superiore ad Allevi. E non mi risulta che Morricone abbia mai preteso di riscrivere la storia della musica.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *