GIANNI BERENGO GARDIN FA “NAME DROPPING”


“Si è perso molto di quel che è la cultura dell’immagine e del passato, imprescindibile per chi vuole fare fotografia. Sono noti i grandi nomi, in primis Cartier-Bresson, ma altri grandi fotografi non sono affatto conosciuti. Da Paul Strand a molti della scuola francese, non solo Doisneau ma anche Boubat o Willy Ronis.
È nota Dorothea Lange, ma non tutti i fotografi di Life, è famosissimo Capa ma non Gordon Parks. Tra gli altri nomi che suggerisco di approfondire (alcuni praticamente sconosciuti) ci sono Margaret Bourke-White, Walker Evans, Erich Solomon, Lee Miller, Bill Brandt, Charles Sheeler, Cristina Rodero, Felix H. Man (sconosciutissimo, e pensare che Henry Cartier-Bresson ha detto di aver imparato tantissimo da lui), e Tony Ray Jones, uno degli eccezionali fotografi inglesi, purtroppo scomparso giovane”.

Gianni Berengo Gardin in un’intervista a “Tutti fotografi”, dicembre 2009.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *