Divertente e non scontato il ricordo di David Hockney su Lucian Freud raccolto dall’Evening Standard. Fu Freud a chiedere a Hockney di posare per lui, ma per accettare il secondo mise come condizione che Freud facesse altrettanto per lui. “Accettai – racconta Hockney – nonostante sapessi che non mi avrebbe dedicato molto tempo e io avrei dovuto dedicarne molto a lui (…) Lavorava molto lentamente. Sapevo che aveva abbandonato alcuni ritratti e siccome gli stavo dedicando molto tempo non volevo che accadesse anche con il mio. Così cooperai. Gli piaceva una certa mia giacca e una camicia blue. Indossavo sempre quelle. Ero affascinato dal suo metodo di lavoro. (…) Gli dissi che avrei voluto fumare mentre posavo. Accettò ma mi chiese di non accennare alla cosa con Kate Moss che era il suo altro soggetto di quel periodo. Vidi la Moss solo assieme a Lucian e ci fumammo una sigaretta insieme fuori da un ristorante”.
A parte questi particolari Hockney rivela l’amore di Freud per i disegni di Rembrandt che erano ritratti di persone dal vero e descrive in modo dettagliato il modo in cui Lucian mescolava i colori sulla tavolozza (ne usava otto e non chiudeva mai i tubetti con il tappo).
Non ne ho la certezza matematica, ma penso che Hockney sia stato l’unico pittore ritratto da Freud dopo Francis Bacon.
Ultima cosa: Hockeny dice che Freud quando posò per lui si addormentò…
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