Martedì sera Jay Jopling ha inaugurato la nuova sede di Bermondsey Street (la terza a Londra) della sua White Cube: si tratterebbe del più grande spazio espositivo privato d’Europa. Ci sono stato. È davvero grande. Tutto bianco. E grande. Molto. Si sentiva ancora l’odore della pittura sui muri. Comunque l’Independent gli ha fatto un bel ritrattone dal titolo: “Jay Jopling: Big space, big art, big ego” sottolineando il fatto che qui tutti parlano di crisi del mondo dell’arte e questo ragazzone di 48 anni sembra non aver paura di niente e non lascia ma raddoppia.
L’intervista dà alcuni spunti tra il serio e il faceto (leggi: gossip) magari stranoti ma che val la pena ripetere in onore di JJ:
1) Figlio del barone Michael, esponente di spicco dei Tory, si appassiona all’arte durante gli studi a Eton leggendo il libro di Gilbert and George “Dark Shadow” (1974).
2) Negli anni ’80 ha una relazione con Maia Norman, una fashion designer. È lei a presentargli Damien Hirst. A conquistare Maia, però, è proprio Hirst che la sposerà e con lei avrà tre figli.
3) Fonda la galleria White Cube nel 1993. A ispirargli il nome è un libro dello scrittore e artista irlandese Brian O’Doherty dal titolo “Inside the White Cube: Ideologies of the Gallery Space”.
4) Nel 1997 sposa l’artista Sam Taylor-Wood dalla quale ha due figlie. Nel 2008 divorziano pare a causa di un breve flirt che Joplin ha avuto con la cantante Lily Allen, 22 anni più giovane di lui e figlia di un suo caro amico, l’attore Keith Allen.
5) Dopo la sede storica di Manson’s Yard, nel 2000 apre quella di Hoxton Square, nel 2011 in Bermondsey Street e l’anno prossimo sarà la volta di Hong Kong.
Ps: le mostre alla nuova sede di Bermondsey Street, nonostante i nomi, non sono nulla di che.
Un flirt con Lily Allen!!! Ebbene, no. Non lo sapevo.