Maria Primachenko, genio visionario nella campagna ucraina

Maria Primachenko

Una volta, da bambina, inseguivo un branco di oche. Quando raggiunsi una spiaggia di sabbia, sulla riva del fiume, prima di attraversare un campo punteggiato di fiori selvatici, iniziai a disegnare con un bastone sulla sabbia fiori reali e immaginari… Più tardi, decisi di dipingere i muri della mia casa usando pigmenti naturali. Dopo di ché  non ho più smesso di disegnare e dipingere

Maria Primachenko

Aleksey, un amico ucraino, mi ha fatto conoscere una pittrice straordinaria che non conoscevo. Si chiama Maria Primachenko e in questi giorni il Mystetskyj Arsenal, a Kiev, le dedica una grande retrospettiva con 300 opere.

Maria Primachenko, Elephant, 1937
Maria Primachenko, Elephant, 1937.

Maria è nata nel 1908 in una famiglia contadina del villaggio di Ivankiv Raion, a 30 chilometri da Chernobyl. Era malata di poliomelite e durante la Seconda guerra mondiale perse il marito e un figlio. Attraversò la carestia degli anni 30, il famigerato Holodomor, prodotto dalle politiche di Stalin nel quale morirono milioni di ucraini.

Maria Primachenko, Lion, 1947
Maria Primachenko, Lion, 1947.
Maria Primachenko, Father Frost Carries the New-Year Tree, 1960
Maria Primachenko, Father Frost Carries the New-Year Tree, 1960.
Maria Primachenko, Two Parrots Took a Walk Together in Spring, 1980
Maria Primachenko, Two Parrots Took a Walk Together in Spring, 1980.

Mentre accadeva tutto questo Maria dipinse quadri meravigliosi, dalle figure oniriche e dai colori intensi, un trionfo di fantasia e gioia di vivere. Pur rappresentando l’opposto logico del realismo socialista, e costruendo il proprio alfabeto visivo sulla tradizione popolare, il regime non le mise mai i bastoni tra le ruote.

Ebbe molto successo già in vita e le sue opere furono esposte in tutta l’Unione Sovietica e anche all’estero. Si dice che Pablo Picasso, dopo aver visitato una sua mostra a Parigi, disse: «Mi inchino di fronte al miracolo artistico di questa brillante artista ucraina».
Oggi queste immagini restituiscono un senso di incredibile contemporaneità. Sembrano disegnate ieri da un’illustratore di New York (o di Milano), mentre alcune sono state realizzate nella metà degli anni Trenta.

 Maria Primachenko, While This Beast Drinks Poison, a Snake Sucks His Blood, 1982
Maria Primachenko, While This Beast Drinks Poison, a Snake Sucks His Blood, 1982.

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