Quest’estate ho visto un po’ di mostre in giro per l’Italia e non solo. Premessa: mi faccio consigliare bene ed evito le cose che so già mi annoieranno (da qui i voti tutto sommato alti). Ecco le pagelle:
Yves Klein & Rotraut, Lugano: 8,5
blu
(peccato per le gabbie di plexiglass sui monocromi)
(peccato per le gabbie di plexiglass sui monocromi)
Giorni Felici, 22 artisti a Casa Testori, Novate. 7,5
giovane e fresca
Marc Quinn, Il Mito, Verona. 8,5
violentemente ieratico
Biennale di Venezia (Making Worlds): 7
ludica
(9 a Nathalie Djurberg)
(9 a Nathalie Djurberg)
Biennale di Venezia (Padiglione Italia): 6-
non di più altrimenti divento socialmente impresentabile
(9 a Aron Demetz e Bertozzi&Casoni)
(9 a Aron Demetz e Bertozzi&Casoni)
Alessandro Verdi, Navigare l’incertezza, Venezia: 7
potente
Alberto Giacometti, Fondazione Beyeler, Basilea: 8
pulita e rigorosa
Vincent Van Gogh, Die Landschaften, Basilea: 6,5
ambiziosetta ma da vedere
Passports. In viaggio con l’arte, PAC di Milano: 5,5
curiosità per intenditori
Robert Wilson, Voom Portraits, Milano: 9
malinconica e luminosa
(12 al ritratto di Wynona Ryder, 11 a quello di Johnny Deep)
(12 al ritratto di Wynona Ryder, 11 a quello di Johnny Deep)
Alessandro Papetti, Il ciclo del tempo, Milano, 6
leggera e pulita ma un po’ in ritardo
Complimenti perché non hai passato l'estate in casa…
Il metodo della classifica o delle pagelle sarà un po' sbrigativo ma è molto efficace. Condivido quasi tutto (ma non tutto ho visto). Sarei più severo sul padiglione italiano della Biennale che è la dimostrazione di come nella vita, nella storia e nell'arte non si può tornare indietro, con buona pace di tutti. E che ha la colpa di aver mandato al massacro due talenti come Bertozzi e Casoni che se presentati a dovere avrebbero retto alla Djumberg. Io do un 3 meno meno